lunedì 25 marzo 2013

Le strade per l’Indipendenza.


Le strade per l’Indipendenza. 
Antonio Bassu

La maggior parte degli Indipendentisti percorrono la strada della politica per raggiungere la agognata meta della Indipendenza della Sardegna.

Chi in maniera diretta , chi attraverso la legalita’ internazionale , e chi invece attraverso le proteste o ricerca di condivisioni su argomenti importantissimi.

Questo lavorio , e’ importantissimo , anzi fondamentale per realizzare quanto auspicato.

Ma da solo non ha la forza di riuscire a spingere a mare il malaffare e soprattutto la mentalita’ Italianista troppo presente e permeata nei nostri conterranei.

Anche coloro che crediamo siano piu’ vicini a noi in questo pensare, sono invece piu’ vicini alle logiche di un Bersani o di un Berlusconi qualsiasi , rispetto invece a quelle che secondo me sono giuste e legittime di un popolo che aspira ad avere la propria legittimita’ e la propria liberta’.

Prendiamone atto, e’ certo oramai che da sola la politica non riuscira’ mai a cacciare gli empi dal tempio.

Se non si parte da questa considerazione ogni sforzo e’ vano, un esempio lo abbiamo sotto gli occhi in questo periodo che si parla di zona franca , dove senza altri sostegni , neanche la volonta’ popolare riesce a smuovere i monoliti ne’ alla regione e ne’ altrove.

Se dovessimo capacitarci di questo ogni altra via deve essere discussa e percorsa , nel rispetto delle logiche non violente , ma nell’ambito di altri settori.

Quali sono quindi questi settori ?

Sono tantissimi , ma i due piu’ importanti per avere il consenso popolare sono:

l’Economia,

La Societa’ civica :

Cosa intendiamo per economia ?

Faremo quindi solo alcuni esempi per meglio far comprendere questo argomento.

Noi importiamo l’ 85 % dei prodotti alimentari , con una perdita di circa 120/150 milioni di euro annui.

Se noi avessimo anche solo una fetta di questo mercato , potremo imporre e ribadisco imporre la nostra volonta’ nei tavoli di trattative dove si consumano gli accordi sempre o quasi a sfavore della economia dei sardi , come ad esmpio :

il latte ed il suo prezzo,
le carni ovine di importazione dai paesi esteri .

sembra assurdo che con decine di milioni di pecore bisogni importare carni ovine nei mercati Sardi.

Cio avviene perche’ non c’e’ organizzazione e ne’ peso contrattuale .

Altro esempio il credito , o meglio l’accesso al credito.

Oggi questi e’ negato a molti e concesso a pochissimi privilegiati, come tutti ben sapete sempre ed esclusivamente sulle nostre spalle in quanto la moneta’ che circola e’ a debito , e quindi la abbiamo pagata in toto e continuiamo a pagarne gli interessi passivi ogni qualvolta se ne ha bisogno.

Che significa che ogni operazione commerciale e’ tassata oltre che dai balzelli che ci portano via tre quarti del nostro lavoro anche da questa invisibile tassazione della moneta che comunque pesa notevolmente .

E’ come che pur avendo un auto a disposizione le leggi vi impongano di prenderne una a noleggio.

L’esempio di come una banca virtuosa ed in attivo sia stata distrutta per non dare questo potere alla societa’ economica in particolare lo avete nella Banca di Cagliari, come ben descritto da Pietro Murru nel suo libretto “ Una faccenda oscura”.

Questi due sono solo esempi di come il potere reale sia negato ai Sardi.

Chiunque si metta in politica , sa’ bene che la forza sta’ nel consenso “ rubato “ dei fenomeni mass media ed anche in quello delle banche,.

Ed e’ per questo che ad esempio la lega si sia organizzata bene in merito e malgrado tutti i colpi presi sia ancora in auge ed abbastanza rappresentativa.

Parliamo di consensi , e dove si vanno a cercare i consensi ?

Nella politica Indipendentista non esiste nessun ulteriore consenso oltre quella ristretta cerchia dei ferventi credenti in questa opzione politica.

Ma il consenso si ottiene se al popolo offri tre cose , specie in quella percentuale di svantaggiati della nostra societa’ che supera abbondantemente il 50 % e che ogni giorno si ingrossa sempre piu’

Le tre cose che il popolo chiede sono:

un tetto dove dormire
un piatto dove mangiare
e abiti per vestirsi.

Se si vuole che i Sardi diventino popolo bisogna soddisfare queste esigenze negate , e solo con una forza economica e col giusto sostegno della politica , e’ possibile ottenerlo.

Bisogna che chi vuole il consenso si renda conto di questo altrimenti ogni movimento politico per quanto giusto, per quanto onesto, e condivisibile e’ destinato alla sconfitta .
Le strade per l’Indipendenza. 



La maggior parte degli Indipendentisti percorrono la strada della politica per raggiungere la agognata meta della Indipendenza della Sardegna.

Chi in maniera diretta , chi attraverso la legalita’ internazionale , e chi invece attraverso le proteste o ricerca di condivisioni su argomenti importantissimi.

Questo lavorio , e’ importantissimo , anzi fondamentale per realizzare quanto auspicato.

Ma da solo non ha la forza di riuscire a spingere a mare il malaffare e soprattutto la mentalita’ Italianista troppo presente e permeata nei nostri conterranei.

Anche coloro che crediamo siano piu’ vicini a noi in questo pensare, sono invece piu’ vicini alle logiche di un Bersani o di un Berlusconi qualsiasi , rispetto invece a quelle che secondo me sono giuste e legittime di un popolo che aspira ad avere la propria legittimita’ e la propria liberta’.

Prendiamone atto, e’ certo oramai che da sola la politica non riuscira’ mai a cacciare gli empi dal tempio.

Se non si parte da questa considerazione ogni sforzo e’ vano, un esempio lo abbiamo sotto gli occhi in questo periodo che si parla di zona franca , dove senza altri sostegni , neanche la volonta’ popolare riesce a smuovere i monoliti ne’ alla regione e ne’ altrove.

Se dovessimo capacitarci di questo ogni altra via deve essere discussa e percorsa , nel rispetto delle logiche non violente , ma nell’ambito di altri settori.

Quali sono quindi questi settori ?

Sono tantissimi , ma i due piu’ importanti per avere il consenso popolare sono:

l’Economia,

La Societa’ civica :

Cosa intendiamo per economia ? 

Faremo quindi solo alcuni esempi per meglio far comprendere questo argomento.

Noi importiamo l’ 85 % dei prodotti alimentari , con una perdita di circa 120/150 milioni di euro annui.

Se anoi avessimo anche solo una fetta di questo mercato , potremo imporre e ribadisco imporre la nostra volonta’ nei tavoli di trattative dove si consumano gli accordi sempre o quasi a sfavore della economia dei sardi , come ad esmpio :

il latte ed il suo prezzo,
le carni ovine di importazione dai paesi esteri .

sembra assurdo che con decine di milioni di pecore bisogni importare carni ovine nei mercati Sardi.

Cio avviene perche’ non c’e’ organizzazione e ne’ peso contrattuale .

Altro esempio il credito , o meglio l’accesso al credito.

Oggi questi e’ negato a molti e concesso a pochissimi privilegiati, come tutti ben sapete sempre ed esclusivamente sulle nostre spalle in quanto la moneta’ che circola e’ a debito , e quindi la abbiamo pagata in toto e continuiamo a pagarne gli interessi passivi ogni qualvolta se ne ha bisogno.

Che significa che ogni operazione commerciale e’ tassata oltre che dai balzelli che ci portano via tre quarti del nostro lavoro anche da questa invisibile tassazione della moneta che comunque pesa notevolmente .

E’ come che pur avendo un auto a disposizione le leggi vi impongano di prenderne una a noleggio.

L’esempio di come una banca virtuosa ed in attivo sia stata distrutta per non dare questo potere alla societa’ economica in particolare lo avete nella Banca di Cagliari, come ben descritto da Pietro Murru nel suo libretto “ Una faccenda oscura”.

Questi due sono solo esempi di come il potere reale sia negato ai Sardi.

Chiunque si metta in politica , sa’ bene che la forza sta’ nel consenso “ rubato “ dei fenomeni mass media ed anche in quello delle banche,.

Ed e’ per questo che ad esempio la lega si sia organizzata bene in merito e malgrado tutti i colpi presi sia ancora in auge ed abbastanza rappresentativa.

Parliamo di consensi , e dove si vanno a cercare i consensi ?

Nella politica Indipendentista non esiste nessun ulteriore consenso oltre quella ristretta cerchia dei ferventi credenti in questa opzione politica.

Ma il consenso si ottiene se al popolo offri tre cose , specie in quella percentuale di svantaggiati della nostra societa’ che supera abbondantemente il 50 % e che ogni giorno si ingrossa sempre piu’

Le tre cose che il popolo chiede sono:

un tetto dove dormire
un piatto dove mangiare
e abiti per vestirsi.

Se si vuole che i Sardi diventino popolo bisogna soddisfare queste esigenze negate , e solo con una forza economica e col giusto sostegno della politica , e’ possibile ottenerlo.

Bisogna che chi vuole il consenso si renda conto di questo altrimenti ogni movimento politico per quanto giusto, per quanto onesto, e condivisibile e’ destinato alla sconfitta .

Antonio Bassu


Il Movimento "TERRA LIBERA" aderisce e parteciperà compatto alla manifestazione organizzata dai “PATRIOTI SARDI”, in programma per lunedì 25 marzo p.v. alle ore 12.00, presso l'Ufficio delle Dogane di Cagliari (Ingresso Portuale dietro Stazione Ferroviaria). Non si mollerà il presidio fino all'ottenimento del nuovo prezzo dei carburanti (eliminazione delle accise, dei dazi doganali e dell'IVA). Rivolgiamo l'invito a partecipare a tutti i vari Movimenti, Associazioni e Comitati spontanei della Sardegna. La fiscalità di vantaggio in Regime di Zona Franca Integrale è un diritto di noi Sardi. E' una legge..... e come tale.... VA' APPLICATA…. SUBITO!!
Giuseppe Marini (Mov. TERRA LIBERA)
Il Movimento "TERRA LIBERA" aderisce e parteciperà compatto alla manifestazione organizzata dai “PATRIOTI SARDI”, in programma per lunedì 25 marzo p.v. alle ore 12.00, presso l'Ufficio delle Dogane di Cagliari (Ingresso Portuale dietro Stazione Ferroviaria). Non si mollerà il presidio fino all'ottenimento del nuovo prezzo dei carburanti (eliminazione delle accise, dei dazi doganali e dell'IVA). Rivolgiamo l'invito a partecipare a tutti i vari Movimenti, Associazioni e Comitati spontanei della Sardegna. La fiscalità di vantaggio in Regime di Zona Franca Integrale è un diritto di noi Sardi. E' una legge..... e come tale.... VA' APPLICATA…. SUBITO!!
Giuseppe Marini (Mov. TERRA LIBERA)

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