domenica 12 gennaio 2014

SIRYA: LA GRANDE MENZOGNA... l'impegno dei media occidentali nel discredito di una nazione libera.

SIRYA: LA GRANDE MENZOGNA... l'impegno dei media occidentali nel discredito di una nazione libera.
Vàturu Erriu Onnis Sayli

al centro Ouday Hr Ramadan detto Soso  al convegno di Cagliari
La guerra, è la madre di tutte le ipocrisie, la scusa per fare stragi e passare indenni davanti alla giustizia umana; ci sono stati che a si arrogano il diritto di fare i poliziotti del mondo a motivo del numero delle armi potenti e distruttive che possiedono, ed osano pure definirsi democratici ovvero governo del popolo, mi chiedo di quale popolo sono il governo , se poi non fanno altro che distruggere e ammazzare altri popoli?

A Cagliari sabato 11 Gennaio 2014 alle 18,00 in piazza del Carmine 4, s'è svolto un convegno sulla Sirya organizzato dal Comitato No alla Guerra in Sirya, presso il CIS Centro di Iniziative Sociali, dal titolo: NAZIONI SOVRANE, IMPERIALISMO E FANATISMO ISLAMICO: COSA STA SUCCEDENDO IN SIRYA? Gli intervenuti sono Ouday Hr Ramadan detto Soso del Partito Siriano Unito e Luca Tentori .




Dopo la presentazione degli ospiti da parte della conduttrice del comitato, si apre la finestra della visione patriottica che Ouday Ramadan noto Soso si è prodigato a sciorinare lodi ed entusiastiche espressioni d'amore e colore per la sua amata terra di Sirya.

Un uomo che mostra molta gentilezza e  sapienza nell'esporre un materiale difficile a trattarsi, come  è l'argomento attorno alla  guerra di aggressione alla Sirya.

Ma riesce, nonostante il dolore per quanto sta accadendo alla sua terra, ad essere sereno e mostrare la giusta  attenzione per l'uditorio , trovando e miscelando con dovizia di immagini e similitudini d'uso e costume tra il popolo Siriano e sardo, il punto in comune ai due popoli, l'ospitalità innata che ambe due i popoli hanno; oltre all'impressione di beltà che ha avuto voluto esprimere con sincerità nel sentire il profumo che è diffuso dalle erbe aromatiche mediterranee nell'aria della terra sarda, percepito al suo arrivo in Sardinya.

Ho visto filmati su You Tube, dove spietati e feroci belve umane aprivano i corpi di soldati siriani uccisi per mangiarne il fegato... il commento di Putin alle minacce di avvertimento, di attentati a Sochi, dette dal principe saudita Bandar bin Sultan quando lo ha incontrato in agosto (2013);  che l'Arabia Saudita avrebbe attivato i gruppi terroristici ceceni da  loro controllati  contro la  Russia, se Mosca  si fosse rifiutata di abbandonare il suo sostegno al presidente siriano Bashar Al-Assad, Vladimir Putin  ha risposto se fossero questi feroci assassini  coloro che dovrebbero portare la democrazia in Sirya?

Chi manda, questi feroci assassini, in giro pel mondo a fare questo scempio?
Una risposta l'ha data il principe saudita Bandar bin Sultan: sono l'Arabia Saudita, ma poi c'è il Qatar, gli USA e suoi alleati, e Israele, ed altri stati servi fedeli.

  Mi sono chiesto quanti fossero queste belve, Ouday Soso  ha detto che sono un centinaio di migliaia,  ha anche detto che ben ventimila sono ex detenuti condannati all'ergastolo in Arabia Saudita, (immaginate cosa possono fare migliaia di persone represse per decine d'anni nelle carceri dei Saud) lasciati liberi di andare a massacrare un popolo libero e pacifico in Sirya.

Il dramma siriano è palpabile dalle testimonianze che riceviamo in sala, un centinaia di migliaia di Siriani è stato ucciso, milioni sono i profughi che hanno riparato all'emergenza dell'aggressione sulla costa siriana, in Libano e in Giordania, oltre a quelli in Turchia, con tutta la propaganda che fanno a favore dei "ribelli" che sono poi in realtà dei mercenari assoldati dai Saud arruolati in ogni spelonca dell'estremismo dell'islam e delle galere; 
come mai un popolo che si dice tiranneggiato non scende in piazza a sostegno dei ribelli , ma  al contrario lo fa e scende in piazza a milioni a sostengono del cosidetto del "regime"? 
E' evidente che quel che ci dicono e raccontano i media non corrisponde alla verità , ma sono chiaramente dei venditori di fumo al servizio della guerra imperiale USraeliana e delle multinazionali ed élite private , tutti servi del mostro.

Il problema che abbiamo in Sardinya come in tutto l'occidente "democratico" è la cattiva informazione, poiché accade che una aggressione sia trasformata in uno show a tutto campo in sostegno e a favore della parte cui interessa far prevalere la solidarietà nell'immaginario collettivo, nel  caso dei media italioti a sostegno a fianco dei mercenari assassini fatti passare per ribelli della libertà; 

I racconti di Ouday sono chiari , e si capiscono anche i motivi che hanno portato all'attacco da parte di USraele alla Sirya; il progetto del più grande oleodotto del mondo, la volontà di voler abbattere una delle poche nazioni cui non è asservita al FMI e alle élite private mondiali; voler cancellare il successo e il progresso, sia culturale che economico, avuto dalla nazione multietnica e multi-religiosa Siriana non definibile "democratica"; ciò che non riesce a far loro nel tenere assieme popoli e religioni più variegate assieme, (lo dimostrano le guerre etniche e religiose in atto in tutto il mondo gestite dagli USA e servi vari) lo vogliono distruggere altrove , affinché non  vi siano pietre miliari di paragone con il fallimento dell'imperialismo USraeliano.

La serata è stata un crescendo di interesse sviluppo sulla situazione della Sirya  e di informazioni che non troviamo certo sui media servi sia della RAI che di Mediaset, o della 7 che sono solo grancasse di risonanza degli interessi imperiali del "democratico" sostenitore di mercenari e assassini dell'occidente "libero".

La Siria, paese povero di petrolio e con un'economia non particolarmente forte, rappresenta però la punta più avanzata della politica anti-israeliana nel Vicino Oriente (soprattutto dopo che Egitto e Giordania hanno avviato un processo di normalizzazione delle loro relazioni con lo Stato ebraico), e da sempre reclama la restituzione dei territori occupati da Israele in seguito alla sconfitta araba nella Guerra dei sei giorni. È per questo che la Siria da sempre offre ospitalità ai movimenti più violentemente anti-israeliani, dall'ormai non più esistente organizzazione palestinese di resistenza al-Sāʾiqa (La folgore), alla più recente organizzazione Ḥamās, qualificata come terrorista sia dagli Stati Uniti sia dall'Unione europea.
Baššār al-Asad si ritrova quindi in rotta di collisione con gli Stati filo-americani e filo-israeliani, in particolare sui seguenti punti:

  • il sostegno politico ed economico, come pure di armamenti, al partito libanese dello Ḥezbollāh;
  • la protezione e il sostegno del movimento palestinese Ḥamās, il cui maggior rappresentante vive in Siria;
  • l'inflessibile ostilità mostrata verso Israele, Stato col quale la Siria non ha mai voluto concludere alcuna pace fin dal 1948, reclamando la preventiva restituzione di quanto delle alture siriane del Golan e della città fantasma di Quneyṭra è ancora in mano israeliana dopo la guerra del 1967, oltre a una soluzione del problema palestinese che comporti anche il ritorno in Israele dei discendenti dei profughi fuggiti o espulsi durante i vari conflitti intercorsi.
Questa condotta politica ha procurato ad Assad, almeno fino al 2011, una grandissima popolarità tra le popolazioni del mondo arabo (che generalmente non gli hanno mai obiettato nulla a proposito della sistematica violazione dei diritti della popolazione siriana), oltre a creare una forte sintonia con il regime dell'Iran, Paese la cui influenza in Vicino Oriente è cresciuta dopo il crollo del regime iracheno e la perdurante instabilità del Libano. fonte Bashar_al-Assad

scusate la cattiva qualità dell'immagine ma l'ambiente non era ben illuminato 

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